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Filmografia scelta

9575594640706760_was-faruen-traumen.jpgMichael, r. Carl Th. Dreyer, 1924

Nora Gregor fece il suo debutto al cinema con il film tedesco Der Vogel im Käfig (“L'uccello in gabbia”, 1920) di Heinrich Bolten-Bäcker. In seguito, recitò in tredici commedie austriache. Il punto di svolta nella carriera della Gregor arrivò con il ruolo da protagonista nel film muto tedesco Michael (1924) del regista danese Carl Theodor Dreyer. Il film non conosce confini né differenze nazionali: ambientato in Francia, girato a Berlino da un regista danese, il protagonista francese è interpretato da un danese, il ruolo di un ebreo è affidato a un tedesco, mentre quello di una principessa russa a un'austriaca — Nora Gregor.

 

But the Flesh is Weak, r. Jack Conway, 1932

A Hollywood Nora Gregor recitò in tre versioni tedesche di film americani, tra cui spicca Olympia (1930) di Jacques Feyder. Interpretò anche il suo unico film in lingua inglese, But the Flesh Is Weak (“Ma la carne è debole”, 1932), accanto a Robert Montgomery. Posò per il fotografo delle star hollywoodiane George Hurrel e il costumista Adrian, che vestiva le leggende del cinema di quel tempo. But the Flesh Is Weak fu per Nora un tentativo di liberarsi dai ruoli “tedeschi” per i quali fu ingaggiata dalla casa di produzione MGM.

 

Was Frauen Träumen, r. Géza von Bolváry, 1933

In questo film Nora Gregor recita accanto a Peter Lorre e Gustav Fröhlich, coautore della sceneggiatura è Billie (Billy) Wilder, che fino ad allora aveva scritto la sceneggiatura di tredici film tedeschi. Quando il film fu proiettato in anteprima a Berlino il 20 aprile 1933 in occasione del compleanno di Hitler, il nome di Wilder era già stato cancellato dalla locandina e dai titoli di coda, mentre lui era in fuga a causa delle sue origini ebraiche.

 

Abenteuer am Lido, r. Richard Oswald, 1933

Richard Oswald pioniere del cinema educativo e di impegno sociale, diresse il film a Vienna e al Lido di Venezia. Si tratta di una storia sentimentale piena di musica: un famoso tenore abbandona il palcoscenico per diventare pescatore, ma una ricca americana Io riconosce e cerca di convincerlo a tornare nel mondo delle celebrità.

 

La règle du jeu, r. Jean Renoir, 1939

La guerra è neII'aria, la gente è violenta e nervosa come i cani prima della tempesta. Sotto la maschera della mondanità, i signori, ma anche la servitù, sono sospinti da menzogne, seduzione e ipocrisia. La forza delle immagini e dei suoni è impregnata di violenza, ossessioni, ironia delle contraddizioni e una cinica umanità. Le autorità vietarono il film, in quanto avrebbe minato il coraggio nazionale. L'insuccesso colpì il regista e anche la protagonista, Nora Gregor. Eppure, per le generazioni del dopoguerra La règle du jeu divenne il film di tutti i film, ancora oggi altamente apprezzato dalla critica. Per Nora fu l'ultimo atto prima della fuga daII'Europa.

 

Le moulin des andes, r. Jacques Rémy, 1945

(La fruta mordida / Le Fruit mordu / Françoise — Le “fundo” Sescosse)

Il film è un melodramma rurale ambientato in una tenuta ai piedi delle Ande. All'epoca in cui la Francia era ancora saldamente sotto il potere nazista, un gruppo di esuli francesi —attori cinematografici e tecnici — realizzò questo film in Cile con il titolo Lafruta mordida, trasponendo in un'ambientazione cilena il dramma Martine (1922) di Jean-Jacques Bernard. II regista Jacques Rémy, il cui vero nome è Raymond Assayas, dopo la guerra fece ritorno in patria e si affermò nel cinema francese come sceneggiatore e autore di dialoghi. Diresse solo due film: oltre Le Moulin des Andes, che per 50 anni risultò perso e fu recuperato nel 1995, girò in Argentina un film dal titolo El gran secreto.