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Perché non aspettiamo l'alba?

Igor Devetak, Aleš Doktorič, Nadja Velušček (editing)

PERCHÉ NON ASPETTIAMO L'ALBA? / ZAKAJ NE BI POČAKALI JUTRA?,
Gorizia, 1997

"Mi ricordo di una sera di trentuno anni fa a Torino. Al Cineforum, dove Darko era uno degli organizzatori più entusiasti, proiettarono l'ultimo film di Godard, Pierrot le fou. Godard era probabilmente il rappresentante più significativo di quel nuovo cinema che in quel periodo ci entusiasmava, e seguivamo ogni sua opera. Il film ci piacque molto e, dopo la proiezione, mi sono fatto una passeggiata lungo il fiume Po con Darko. Parlavamo del film, ripercorrevamo la trama, analizzavamo i passaggi e le immagini per scoprire e comprendere i mille messaggi nascosti in ogni frammento di quell'opera. E così, senza accorgercene, camminavamo a lungo nella notte, in una città che diventava sempre più deserta. Era l'una e Darko mi disse: "Perché non aspettare il mattino?". Tornammo verso la riva del fiume. Mentre camminavamo, Darko cominciò a elencare tutte le albe cinematografiche che aveva visto sullo schermo o di cui aveva letto nei copioni: l'alba cambiata nel film di Dreyer Ordet, l'alba tragica di Carne di Carné, l'alba di piombo nel film di Visconti La terra trema, tutte le albe speranzose nei film di Rossellini. A ogni immagine, Darko ricostruiva gli sfondi, interpretava i suoi messaggi, traduceva i significati..." - Piero Fassino