Il Premio Darko Bratina 2022 va a Helke Misselwitz
data: 21.06.2022
categoria: notizie
La presentazione della vincitrice di quest'anno
Oggi, durante la conferenza stampa abbiamo presentato la vincitrice del Premio Darko Bratina 2022. Il 23° premio che il Kinoatelje conferisce durante il festival transfrontaliero Omaggio a una visione / Poklon viziji verrà consegnato alla regista tedesca Helke Misselwitz.
Le opere di Helke Misselwitz, piene di fascino, sono una cronaca degli anni che precedevano la caduta del muro di Berlino e di tutto ciò che ne seguì nella Repubblica Democratica Tedesca. Misselwitz ha documentato i cruciali mutamenti sociali e politici di un Paese che non esiste più. I suoi documentari e i film di finzione rivelano un calore umano raro ed un'attenzione particolare nei confronti di chiunque si offre alla macchina da presa. Sono saggi umanistici sulla vita e sull'amore e, allo stesso tempo, parlano di questioni pressanti come l’esistenza dei confini, del razzismo, la disuguaglianza delle donne sotto il regime socialista, la ricerca di un'identità nazionale o le difficoltà della classe operaia in una società capitalista. Nel suo obiettivo riesce a catturare con emozione la fragilità e la grandezza degli esseri umani che si confrontano con il peso della vita quotidiana e della storia.
Helke Misselwitz è una delle più importanti documentariste tedesche. È nata il 18 luglio 1947 a Planitz, una città della ex Repubblica Democratica Tedesca. Dal 1978 al 1982 ha studiato regia presso l’Accademia di Cinema e Televisione di Potsdam-Babelsberg. Per il DEFA, studio cinematografico di stato della DDR, realizzava prima dei brevi pezzi saggistici e negli anni successivi, invece, documentari e lungometraggi di finzione. Dal 1997 al 2014, Helke Misselwitz è stata docente di regia presso l’Università a Babelsberg e fa parte dell'Accademia delle Arti. Nel 2016 la regista ha ricevuto il premio speciale conferitole dai critici cinematografici tedeschi. Vive a Berlino e nei pressi di Rheinsberg.
Maggiori informazioni sulla regista.
Con i lavori di Helke Misselwitz, l’edizione di quest’anno mira a offrire un’idea su un mondo che è in costante mutamento. Negli ultimi anni abbiamo nuovamente assistito alla fragilità delle identità e confini in Europa. Nei lavori di Misselwitz incontriamo le metamorfosi che le persone e i paesaggi attraversano nel tempo. Ci danno l’opportunità di imparare una lezione importante: al centro della narrazione ci sono sempre esseri umani, persone che amano e hanno paura, urlano e si nascondono. Il cinema di Misselwitz sostiene queste persone ricordando così le possibilità che il cinema può offrire, nonché la nostra convivenza oltre i confini, i generi, le classi sociali e la necessità di mettere in discussione le realtà politiche, il che significa resistergli. – Patrick Holzapfel, collaboratore del programma
I film di Helke Misselwitz mostrano punk ribelli, trasgressive ragazze adolescenti, lavoratrici nelle fabbriche di mattoni, fotografe di nudo, donne divorziate, ragazze madri, arrampicatori sociali, persone rassegnate, gli oppressi, persone non ascoltate, invisibili e combattute ... Tutti loro hanno una sola cosa in comune: la Repubblica Democratica Tedesca e i sogni occasionali, seguiti sempre da un risveglio brusco e un futuro incerto che è dietro l'angolo. Ma non si trova necessariamente in questa repubblica. Misselwitz ci invita con la sua macchina da presa nelle loro case e nelle loro vite, dove sullo sfondo di piccoli dettagli, non sapendo che saranno proprio loro a diventare una cronaca più ampia di un'epoca, si scambiano quotidianamente l’insoddisfazione e la celebrazione di qualcosa che non ha ancora un nome. Eppure, fa intuire che dopo la caduta dei muri, delle vecchie norme e delle vecchie libertà, avrà molto a che fare con il nuovo ordine sociale ... – Patricija Maličev, collaboratrice del programma
L’opus cinematografico della vincitrice del Premio Darko Bratina 2022, la regista tedesca Helka Misselwitz, ci offre l'opportunità di esplorare e riflettere su una società segnata dal crollo del sistema socialista della Germania dell’Est, dal crollo dello Stato e dai desideri di unire la popolazione tedesca da entrambe le parti del confine. Sia gli abitanti di Berlino, che di Gorizia e Nova Gorica hanno familiarità con il fenomeno analogo contraddistinto dello scontro tra i sistemi dell’Est e dell’Ovest, nonché dal desiderio di sviluppare uno spazio transfrontaliero comune. Attraverso ritratti intimi della vita dell’uomo semplice, Helke Misselwitz ci ricorda che sono proprio le persone con le loro storie i testimoni più autentici dei cambiamenti sociopolitici, con le quali sfide dobbiamo confrontarci ancora oggi. - Mateja Zorn, direttrice del festival