Proiezione del film Due passi dal Baltico all'Adriatico
data: 27.08.2024
categoria: notizie
Piazzale Silvan Furlan, Nova Gorica
Presto si congederà dall’estate il portavoce verde-blu della settima arte, l’itinerante cinema Isonzo-Kino Soča, che ha portato contenuti cinematografici di qualità nelle serate afose sotto il cielo stellato. La carovana estiva, che ha guidato gli amanti del cinema in luoghi pittoreschi su entrambi i lati del confine italo-sloveno, e fa parte del programma ufficiale della Capitale europea della cultura GO! 2025, farà la sua ultima tappa a Nova Gorica, in Piazzale Silvan Furlan.
Martedì 27 agosto 2024 alle ore 20.30 ci attende la proiezione del documentario Due passi dal Baltico all'Adriatico con sottotitoli in sloveno e in italiano, diretto da Jan Mozetič. L’evento, realizzato dal Kinoatelje in collaborazione con il festival Mesto knjige e il supporto del Comune di Nova Gorica, in caso di maltempo, avrà luogo nella sala del Comune di Nova Gorica. Sebbene la proiezione fosse stata inizialmente prevista nel giardino della Villa Rafut, a causa di circostanze impreviste, gli organizzatori lo hanno spostato in un'altra location, che offre un'atmosfera cinematografica altrettanto speciale. Il progetto GGC è finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti (Small Project Fund) GO! 2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal GECT GO.
Il team che ha realizzato il documentario Due passi dal Baltico all'Adriatico è un vero e proprio tour de force, che è riuscito a fornire un intreccio di elementi visivi e narrativi di alta qualità. Al timone del dell’opera filmica troviamo Jan Mozetič, regista, direttore della fotografia e sceneggiatore del film, che con il suo tocco delicato ha creato un viaggio che porta gli spettatori attraverso vasti orizzonti e contrasti culturali dalla Lituania a Trieste. Mozetič, che per il film ha ricevuto il premio Iris per la miglior fotografia in un documentario, ha creato un'opera visivamente impressionante con la sua precisione e senso artistico, combinando fatti storici e racconti personali in un’opera cinematografica ben strutturata.
L'intera troupe cinematografica proviene da questo territorio transfrontaliero, ed è per questo che tutti comprendono intimamente la vita sul confine tra culture e lingue, cosa che si riflette anche nella narrativa poetica del film. Tra i membri del team troviamo anche Anita Kravos, un'attrice ben conosciuta che dona ulteriore profondità al film con la sua narrazione. Il film è stato montato da Neli Maraž, che ha creato il ritmo poetico della narrazione. La bellezza visiva del film è anche opera dell’operatore della camera Urban Košir, che con la sua macchina da presa ha catturato con enorme maestria i paesaggi e momenti del viaggio che li conduceva dal Baltico all'Adriatico. La colonna sonora, sottile e raffinata, è stata realizzata dal team composto da Dean Stojčič e Ivan Antić. Il supporto organizzativo del progetto è stato fornito da Robert Drekonja in qualità di produttore esecutivo, mentre Fabris Šulin si è occupato delle rifiniture nella post-produzione del film. Le traduzioni, invece, sono state fornite da Luka Pieri. La produttrice Mateja Zorn dell’associazione Kinoatelje che ha prodotto il film, ha gestito con successo il progetto attraverso tutte le sue fasi.
“Nel film ho cercato di rendere, a livello visivo, la fluidità tra le culture, il tempo e le ferite che caratterizzano quel fazzoletto di terra che va dal Baltico al Adriatico. Il naufragare delle certezze che contraddistinguono la fine del 19° secolo, si bilancia negli incontri con il diverso. Ciò fa nascere movimenti inaspettati. Gesti e azioni capaci di trasformare le proprie fragilità in atti artistici, in una sorta di danza che crea una nuova realtà. Delle utopie che si concretizzano, anche se per un solo istante. Una reazione folle, a volte pericolosa, ma per quanto mi riguarda, necessaria. Perché il mondo da bambini ci è dato, ma da adulti bisogna crearlo,” afferma Mozetič.
Due passi dal Baltico al Adriatico, è un documentario che raccoglie i frammenti di 4 personaggi che animarono il mondo della cultura lituana, polacca, ungherese e quella del litorale italo-sloveno tra la fine del 19° e l'inizio del 20° secolo. Un mondo multiculturale, sorprendente e tragico, che ci parla anche della nostra contemporaneità.
Il film è stato prodotto dal Kinoatleje e realizzato nell’ambito del progetto Let’s meet, che si concentra sullo sviluppo e il rafforzamento del valore sociale ed educativo del patrimonio culturale europeo attraverso l'uso di nuovi media. I partner del progetto includono; come capofila Kolegium Europy Wschodniej (il Collegio dell'Europa orientale) – Wroclaw, l’Associazione Kinoatelje – Gorizia e Nova Gorica, ALDA (Association des de la Democratie Locale) – Strasbourg e Bruxelles, NARA – Vilna, e Szépírók Társasága (Società degli Autori Ungheresi) – Budapest.
Il progetto è Cofinanziato da Erasmus+ Programe dell'Unione Europea e Fundacja Rozwoju Systemu Edukacji.