Programma del festival cinematografico transfrontaliero Omaggio a una visione
data: 24.09.2024
categoria: notizie
Dall'8 al 13 ottobre 2024
Il festival cinematografico transfrontaliero Omaggio a una visione del Kinoatelje compie 25 anni e ancora una volta propone un articolato programma di eventi in collaborazione con numerosi partner della Slovenia e del Friuli-Venezia Giulia. Film, cortometraggi, dibattiti, workshop, passeggiate cinematografiche, incontri con l’autore, concerti, installazioni e tanti altri appuntamenti si susseguiranno da martedì 8 a domenica 13 ottobre tra Gorizia, Nova Gorica, San Pietro al Natisone, Trieste e Lubiana. Nel 2024, a pochi mesi dalla partenza dell’anno della Capitale Europea della Cultura GO! 2025, il festival, che fa parte del programma ufficiale, si radica ancora di più dove tutto ha avuto inizio: tra Gorizia e Nova Gorica. In questi anni nelle due città si sono sviluppati nuovi luoghi di condivisione, come BorGo Cinema in via Rastello, oltre cha a quelli già ben conosciuti come il Palazzo del Cinema di Gorizia, i due Kulturni dom di Gorizia e Nova Gorica, che diventeranno il cuore pulsante del festival. Si andrà avanti e indietro tra le due città ma anche nel tempo, con un’edizione che si muove tra passato, presente e futuro. Ci saranno sezioni nuove, dedicate alle più innovative e ricercate visioni cinematografiche, ad affiancare l’impianto tradizionale del festival, che ogni anno si concentra sull’opera di un solo autore a cui andrà il Premio Darko Bratina 2024.
Il riconoscimento quest’anno va al regista francese Nicolas Philibert che, nella sua lunga carriera, si è interrogato spesso sulla salute mentale e sulla stigmatizzazione della follia. L’associazione Kinoatelje ha deciso di invitarlo proprio nell'anno del centenario della nascita di Franco Basaglia, il visionario che ha rivoluzionato la psichiatria, iniziando proprio nell'Ospedale Psichiatrico di Gorizia. L’autore verrà presentato al pubblico con opere selezionate durante tutta la settimana del festival e giovedì 10 ottobre, al Palazzo del Cinema di Gorizia, riceverà il Premio Darko Bratina. Seguirà la visione del suo film Sur l'Adamant (On the Adamant, 2023), premiato con l'Orso d'Oro al 73° Festival internazionale del cinema di Berlino, dove ha avuto la sua prima mondiale. Il film racconta di un centro per la cura delle malattie mentali galleggiante sulla Senna. Nicolas Philibert nella stessa giornata presenterà la sua visione cinematografica in una masterclass in lingua inglese (dalle 10.00 al Palazzo del cinema).
Nel 2024 il premio Darko Bratina viene assegnato al regista francese Nicolas Philibert per la sua opera cinematografica, con cui negli ultimi quattro decenni ha documentato i principali paradigmi che muovono il mondo contemporaneo: l’avidità e il potere, la follia e il suo lato opposto, la lucidità. Lucidità come visione. Vegliando negli ospedali psichiatrici con la sua telecamera discreta, filmando oranghi attraverso le vetrate degli zoo o conversando con direttori corrotti delle principali multinazionali, Nicolas mostra il mondo esattamente come lo abbiamo lasciato un attimo prima. Le istituzioni in cui si ritrova riflettono la prigionia della società contemporanea, mettono in luce la situazione delle cose e rivelano i dettagli più delicati e oscuri del comportamento umano. Nicolas li trasforma in mosaici, in volti di individui e gruppi, dando loro significati che lasciano un’impronta indelebile nello spettatore. Ci offre una visione di un mondo in cui si incontrano costantemente l’apertura al dialogo e la diversità nella sua forma più libera.
Nell'ambito del 25° anniversario del Premio verrà riproposto il film ET(h)NOS Anche noi, Tudi mi diretto da Boris Palčič, che dà voce allo scrittore istriano Fulvio Tomizza e al fondatore del Kinoatelje, il senatore Darko Bratina, in un dialogo che esplora il patrimonio culturale e l'influenza di queste due personalità nello spazio transfrontaliero. A Gorizia e Trieste si potrà apprezzare anche Cinema Volta di Martin Turk, film che racconta la storia di un gruppo di coraggiosi imprenditori che aprirono la prima sala cinematografica in Irlanda all'inizio del XX secolo. Al timone di questa impresa c'era nientemeno che il celebre scrittore James Joyce.
Tornando alle sezioni del Festival, più di cinquanta cortometraggi della produzione mondiale troveranno ancora una volta dimora nella sezione Primi Voli. Il concorso, nato nel 2018, presenterà innovativi cortometraggi di tutti i generi che esplorano nuovi linguaggi cinematografici. Tra le opere del programma in concorso, la giuria internazionale assegnerà al vincitore il premio nel valore di 500 euro, il premio del pubblico verrà, invece, scelto dal pubblico giovane. Verranno presentati anche i lavori degli studenti dell'Accademia delle Belle Arti dell'Università di Nova Gorica, del DAMS - Università degli Studi di Udine, dell’Accademia di teatro, Radio, Film e Televisione (AGRFT) dell’Università di Lubiana, dell’Accademia di arte drammatica (ADU) dell'Università di Zagabria, del Ginnasio di Nova Gorica, dell’ISIS R.M. Cossar – L. da Vinci di Gorizia e del CHS di Villach. Una combinazione fresca ed emozionante di nuovi e tradizionali formati cinematografici.
Secondo anno invece per I Visionari, sezione inaugurata nel 2023 nello spirito dell'ampliamento del programma in vista della Capitale Europea della Cultura GO! 2025. L'obiettivo, in questo caso, è quello di mettere in risalto opere audaci e innovative di registi europei. Quest'anno vedremo L'uomo che non poteva tacere, diretto da Nebojša Slijepčević, con il direttore della fotografia Gregor Božič, film che esplora i tre volti di un crimine di guerra - l'autore, la vittima e il testimone silenzioso -, Palma d'Oro al Festival di Cannes. Family Therapy (Odrešitev za začetnike) della regista Sonja Prosenc e del direttore della fotografia Mitja Ličen, candidato sloveno all’Oscar come Miglior film internazionale, racconta invece la storia di un giovane sconosciuto che distrugge una famiglia apparentemente perfetta. Il docufilm Afterwar della regista Birgitte Stærmose – prima mondiale alla Berlinale e proiezioni in numerosi festival internazionali – proporrà una riflessione sulle conseguenze a lungo termine della guerra attraverso la storia di quattro bambini di Pristina.
Arriviamo a Visioni cinematografiche, una sezione speciale che ha lo scopo di avvicinare i giovani ai grandi maestri della Settima arte, capaci di lasciare un segno e un’eredità nella storia del cinema. Nel 2024 la sezione, curata da Mila Lazić e Žiga Brdnik, sarà dedicata a Cecilia Mangini, la prima regista italiana di film documentari e a Jože Pogačnik, regista sloveno impegnato e poetico.
Escursioni nasce, invece, per scoprire le produzioni di altri Paesi. Nell'ambito della collaborazione con il festival Ceau, Cinema! di Timișoara, quest'anno si andrà in Romania grazie a una selezione di cortometraggi e alle registe ospiti Andreea Chiper e Teona Galgoțiu, quest'ultima presenterà al festival anche la sua poesia. Nei locali di BorGo Cinema verrà allestita una mostra che riunisce le reti in evoluzione dei due festival (Ceau Cinema! e Omaggio a una visione), presentate attraverso immagini VR immersive e 2D. Presenti al festival anche i rappresentanti dell'Istrian Film Commission di Pola che hanno curato un programma di cortometraggi di giovani autori istriani.
Infine, il Programma extra, incentrato sugli aspetti professionali del cinema che comprende installazioni audiovisive, mostre, performance e concerti, realizzati in collaborazione con artisti e istituzioni locali.
“Il festival transfrontaliero canalizza le sue forze e risorse nell'ampliamento della comunità cinematografica, che da decenni collega gli abitanti delle due Gorizie, attraverso il linguaggio universale del cinema. Il suo obiettivo è quello di ringiovanire e aprire lo spazio alle fresche visioni che superano i confini e erigono ponti tra le culture. Continuiamo a portare avanti con la stessa dedizione ciò che Darko Bratina ha iniziato assieme ai suoi collaboratori più di 45 anni fa nell’ambito del Kinoatelje: attraverso il cinema superiamo le differenze e creiamo un'identità comune.
Siamo estremamente onorati di consegnare il 25° Premio Darko Bratina al regista francese Nicolas Philibert. Le sue opere, intrise con una grande sensibilità per il mondo interiore dell'individuo, aprono temi importanti e delicati del nostro tempo: questioni delle diversità, inclusione degli emarginati, e comprensione per coloro che sono spesso ignorati dalla società. Così come Bratina è stato un instancabile combattente per i diritti delle minoranze e la loro pari inclusione nella società, l’opus di Philibert dà voce a quelle "diversità" che cercano un posto nel mondo moderno. Il suo linguaggio cinematografico è un messaggero di compassione e comprensione che trascende i confini delle nazionalità, etnie e storie personali.
Con il Premio Darko Bratina celebriamo entrambi: l'impegno costante di Bratina per l'uguaglianza e l'impegno di Philibert nell'esplorazione del mondo interiore delle persone, che pone lo specchio alla società e ci incoraggia a diventare più inclusivi, più umani.” Mateja Zorn, direttrice del festival
Il programma e tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito https://www.poklonviziji.com/it/.