San Gottardo
Svizzera, 1977, 16mm, col., 90'
in programma: Gorizia - serata d'onore, 26/11/2015
regia Villi Hermann
sceneggiatura Villi Hermann, Eve Martin
assistente alla regia Rolf Lyssy
dialoghi André Puig, Giovanni Orelli, Peter Zeindler
commento Villi Hermann
ricerche storiche Eve Martin, Ester Modena, Tobias Kästli
fotografia fiction Renato Berta
fotografia documentario Hans Stürm
suono presa diretta Luc Yersin
montaggio Rainer M. Trinkler, Elisabeth Wächli
costumi Silvia de Stoutz
trucco Giacomo Peyer
scenografia Edith Peyer, Bernhard Sauter
interpreti Hans Dieter Zeidler (Alfred Eschler), Maurice Aufair (Louis Favre), Roger Jendly, Giairo Daghini, Michèle Gleizer (rivoluzionari socialisti), Didier Flamand, Michel Cassagne (ingegneri francesi), Ingold Wildenauer, Norbert Schwientek, Alex Freihart, Klaus-Henner Russius, Klaus Knut, Jürgen Cziesla, Mathias Gnädinger, Rudolf Ruf, Knut Hint (ingegneri tedeschi), compagnia del Collettivo di Parma (emigranti italiani), Dimitri (cantastorie), gli abitanti di Chironico e Andermatt, gli operai del cantiere autostradale del San Gottardo
produzione Filmkollektiv Zurigo e Villi Hermann
coproduttore Televisione svizzera Drs e Zdf
produttore esecutivo Robert Boner
distribuzione Filmcoopi Zurigo, Imagofilm Lugano
lingua italiano, tedesco, francese
Prima mondiale al Festival di Cannes 1977. Premio speciale della giuria – Pardo d’Argento al Festival di Locarno 1977; premio De Sica al Festival di Sorrento. Festival of Mannheim, Preis des Oberbürgermeisters (Award of the mayor) Festival of Figueira da Foz, Image e document Award
Il film mette in parallelo i due grandi trafori del massiccio del San Gottardo: lo scavo della galleria ferroviaria (1872 -1882) e del tunnel autostradale (iniziato nel 1969). È un film sull’emigrazione e sullo spostamento dei lavoratori. Da un lato, il film narra la storia svizzera del XIX secolo attraverso personaggi quali Alfred Escher - fondatore del “Credito Svizzero” e presidente della Società ferroviaria del San Gottardo - e Louis Favre - appaltatore della galleria. Dall’altro mette in luce la quotidianità della vita degli emigranti e fatti storici, come lo sciopero degli operai del San Gottardo (Goeschenen, 1875) che fu violentemente represso dalla milizia. Nel film affiorano problematiche comuni ai due trafori e alle due epoche: economiche, sociali e politiche. “San Gottardo” si articola su due livelli narrativi; il primo è una ricostruzione storica (con i “tableaux vivants”) della costruzione del primo traforo, il secondo affronta la realizzazione del traforo autostradale con un approccio documentaristico.