SLOITA

BARNABO DELLE MONTAGNE

Italia, 1994, colore, 124'

in programma:

Isola, 25/11/2017, ore 20.30

San Pietro al Natisone, 26/11/2017, ore 20

 

 

regia: Mario Brenta

sceneggiatura: Mario Brenta, Angelo Pasquini, Francesco Alberti, Enrico Soci (tratto da un romanzo di Dino Buzzati)

fotografia: Vicenzo Marano

musiche: Stefano Caprioli

montaggio: Roberto Missiroli

con: Marco Pauletti (Barnabo), Duilio Fontana (Berton), Carlo Caserotti (Molo), Antonio Vecellio (Marden), Angelo Chiesura (Del Colle), Elisa Gasperini (nonna), Alessandra Milan (Ines), Francesca Rita Giovannini (vedova di Toni), Marco Tonin (Dario), Pino Tosca (leader dei emigranti), Alessandro Uccelli (giovane emigrante), Mario Da Pra (inspettore), Gianni Bailo (capitano)

prodotto da: Tommaso Dazzi

produzione: Nautilus Film, RAI, Istituto Luce, Les films Number One, T&C Film, S.S.R.

 

 

trama 

Barnabo ha poco più di vent'anni quando entra a far parte del corpo dei guardiaboschi e Del Colle, il vecchio comandante, lo accoglie come un figlio. Un giorno anche Del Colle, come gia prima Dario, il più coraggioso dei guardiaboschi, viene ucciso dai contrabbandieri. Pattuglie di guardiaboschi e paesani fanno il giro delle montagne. Ma non c'è traccia dei contrabbandieri. Quando ormai le ricerche sono abbandonate, viene la grande occasione, ma Barnabo se la lascia sfuggire. Di fronte ai contrabbandieri ha paura. Viene cacciato dal corpo, scende in pianura e diventa contadino. Dopo anni ritorna in montagna; ma non sarà riammesso fra i guardiaboschi. Non gli resta che accettare di fare il guardiano alla vecchia caserma. Un giorno tornano i contrabbandieri e Barnabo è il solo ad accorgersene. Punta il fucile pronto ad ucciderli, sperando che cosi potra' riscattare la vecchia colpa. Ma i contrabbandieri passano e se ne vanno. Barnabo non ha sparato.

 

commento

»Film lento e ascetico, dominato dal silenzio con rari dialoghi. L'azione cede il posto alla riflessione e alla contemplazione. Oltre all'amore per la montagna, il tema è conradiano (Lord Jim), quello della seconda occasione, ma ribaltato in positivo. Un'orgia di ascetismo al rallentatore. Esige attenzione agli incanti minimi e alle minacce della natura, ai trasalimenti del cuore.«

 

Morando Morandini

 

Premi:

Kikito d'oro come Miglior regista al Gramado Film Festival 1994
Menzione speciale della critica al Film Festival 1994
Antigone d'oro al Film Festival del Mediterraneo di Montpellier 1994